Come i social network integrano perfettamente il sito web.

Per il nostro terzo appuntamento con le interviste dal web abbiamo scelto come influencer del mese Luca Conti, consulente in social media marketing. Con lui non potevamo non parlare di sito web, social network e pubblicità online. Quanto è importante per un’impresa curare il proprio dominio ed arricchire il proprio sito di contenuti sempre aggiornati?

Luca ci ha aiutato a rispondere a domande di questo tipo per aiutare gli imprenditori del web a gestire al meglio la propria attività. La cosa che più chiara emerge dall’intervista è lo stretto legame fra la dimensione social e quella tradizionale dei siti web: oggi, infatti, l’una non può prescindere dall’altra.

Buona lettura!

Tu sostieni fermamente che un’impresa non deve essere presente solo sui social e trascurare il sito. Perché?

Il sito internet, nella metafora dell’internet come una città, è l’unico vero spazio dove singoli, organizzazioni e aziende possono gestire con la massima personalizzazione la propria comunicazione online. Per quanto sui social network ci siano tutti gli italiani, sopratutto su Facebook, dobbiamo ricordarci che siamo sempre ospiti a casa di Mark Zuckerberg o degli utenti. In tal senso il consiglio è di inserire nella propria strategia un social network, ma continuare a curare il sito grazie al quale possiamo gestire la nostra attività in maniera più personale, mantenendo un rapporto più diretto e caldo con il nostro pubblico.

Per offrire un servizio di customer care posso delegare completamente ai miei canali social o devo offrire comunque uno strumento sul sito?

Un sito, con un proprio dominio, ben strutturato e funzionale trasmette serietà e autorevolezza nelle relazioni business, quindi non può mancare o essere delegato ad altri strumenti. I social possono sicuramente integrare il sito perché sono luoghi dove le barriere di interazione sono molto basse. Nei casi invece di grandi aziende con milioni di clienti il consiglio è di avere un servizio di customer care interno, così da risparmiare soldi, sopratutto se si creano luoghi nel sito dove può nascere una community (per esempio i forum).

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Promuovere la mia azienda attraverso un sito web costantemente aggiornato ha dei vantaggi rispetto a scegliere solo la via dei social?

Il vantaggio è rappresentato dalla possibilità di avere una relazione diretta, calda, con i propri e potenziali clienti, integrando i dati dei social network, l’email e altri dati raccolti, all’interno del sito. Un errore che si fa spesso è pensare che il social network sia uno spazio isolato rispetto al web e alle altre attività online: si pensa spesso che l’obiettivo sia quello di aumentare il numero di fan e non quello di aumentare il numero di clienti. Si dimentica quindi che non posso vendere direttamente su Facebook. Un ottimo mezzo per parlare meglio al cliente è la newsletter, che approfondisce l’interazione one to one iniziata sui social.

Consigli di usare la stessa content strategy o è meglio diversificare il taglio fra contenuti del sito e dei canali social?

La content strategy deve avere degli obiettivi comuni ma una tattica diversa per ogni mezzo. Una strategia seria e di successo non ha un contenuto replicato e copiato su tutti i canali, dal sito ai social network. Il consiglio è quello di usare il sito integrando un appendice blog in cui pubblicare i contenuti più ricchi e gli approfondimenti, considerandolo come un hub. Il sito diventa così il fulcro della strategia, mentre i social sono piccoli satelliti che modificano il messaggio adattandolo alle caratteristiche del canale stesso. La risposta quindi è diversificare.

Facebook è adatto a tutte le imprese, o per alcuni settori meglio evitare per non sprecare tempo e risorse? LinkedIn può essere un’alternativa?

Facebook non necessariamente è adatto a tutte le imprese; l’esperienza insegna che le aziende di largo consumo con un grande bacino di utenti possono trarre benefici maggiori da Facebook, che è la piazza per eccellenza dove le persone si incontrano e si parlano. In questi casi presidiare Facebook è importante perché permette di essere trovati, anche sui motori di ricerca, come una volta accadeva con le Pagine Gialle. LinkedIn può essere un’alternativa per le aziende business to business, cioè che parlano ad altre aziende e non al consumatore, ma non possiamo in alcun caso considerare LinkedIn come un’alternativa a Facebook.

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Se voglio diffondere un video su Facebook è meglio caricarlo direttamente in pagina o postare il link al sito e indirizzare lì il mio pubblico?

Facebook ha capito che uno dei driver di crescita della pubblicità è il video, per questo si è inventato un cambiamento nell’algoritmo che permette ai video nativi di circolare più in fretta e con maggiore viralità fra le bacheche degli utenti rispetto, ad esempio, alle foto. Questo significa che se carico un video direttamente su Facebook ho la garanzia che questo circoli di più rispetto ad un video caricato prima su YouTube e poi condiviso sul social.

Per gli sponsored post è meglio linkare alla fanpage o direttamente al sito?

Dipende dagli obiettivi della campagna: se l’obiettivo è quello di far crescere i fan della pagina la soluzione è quella di linkare alla fanpage (quindi contenuti interni a Facebook); nel caso di campagne specifiche con altri obiettivi, dovete valutare di volta in volta.

E quando si linka al sito, meglio all’home page o alla singola sezione specifica?

Il mio suggerimento è quello di linkare sempre ad una pagina di massima rilevanza per la campagna in corso, non all’home page. Una landing page per esempio che contenga una call to action è il modo migliore per capitalizzare l’interazione che stiamo chiedendo all’utente.

I social networks potranno mai sostituirsi ai siti web tradizionali?

I social sono i luoghi dove le persone passano più tempo ma il sito rimane comunque importante, in quanto è la casa dell’azienda o del professionista online; nella metafora della città diciamo che possiamo passare tanto tempo in piazza, ma avere una casa/ufficio e incontrare gli amici/clienti in uno spazio privato ha i suoi vantaggi.

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Quanto può essere utile integrare un blog nel proprio sito?

Il sito tradizionale in sé per sé è trasmette autorevolezza ma allo steso tempo deve essere dinamico, costantemente aggiornato, quindi sicuramente il blog è lo strumento che permette l’aggiornamento facile del sito (per esempio la piattaforma WordPress è molto usata tra gli utenti del web). I siti vetrina non funzionano più, così come un sito senza blog perde la possibilità di creare nuove conversazioni e di attrarre nuovi clienti. 

La pubblicità su Facebook può sostituire completamente altri strumenti come i Google adwords?

No, perché sono due cose molto diverse, entrambi strumenti che consiglio vivamente per la promozione online. Facebook può targettizare le sue campagne in base al profilo socio demografico dell’utente, Google invece intercetta il bisogno di un utente nel momento che in cui lo manifesta cercando qualcosa nel web. In questo senso la pubblicità su Google è qualcosa di più vicino alla vendita, quella di Facebook è più vicina agli interessi dell’utente. Quindi vanno usati entrambi per raggiungere obiettivi diversi in modo complementare.

Quando posto un contenuto quanto è importante visualizzare la url, e quindi il nome del dominio, nella decisione di aprire il link?

Questa domanda si lega ad un tema di sicurezza: il phishing. Molte truffe online cercano di far atterrare l’utente su una landing falsa dove l’utente deve inserire dati che verranno in seguito duplicati o rubati. Quindi avere un dominio che sia ufficiale e riconoscibile rassicura sicuramente l’utente. Anche i browser stanno cercando di favorire l’identificazione del dominio d chi pubblica e diffonde il contenuto. Il mio consiglio è quello di registrare anche un dominio più breve da usare per diffondere contenuti sulla rete.

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