Il progetto è dedicato allo studio delle tecniche e degli strumenti per il controllo dell’uso dei device mobile. Un’attenzione particolare è riservata all’uso delle tecnologie da parte di minori per prevenirne un uso non appropriato. Il focus è sul controllo delle applicazioni, il momento in cui possono essere eseguite, i contenuti ricevuti e/o inviati attraverso vari canali (incluso quello Bluetooth), come immagini e video.

Tra le attività del progetto è stata sviluppata ICare, un’applicazione per il controllo parentale che rileva le immagini con contenuti per adulti ricevuti da un dispositivo mobile. Le immagini, una volta intercettate, vengono analizzate dal componente del sistema che automaticamente individua quelle con un contenuto sessuale esplicito.

Sono tre gli aspetti innovativi di ICare Mobile, rispetto ad altri software simili. Il primo è che l'algoritmo riesce a riconoscere immagini pornografiche, con un tasso di successo del 92%, utilizzando una bassa potenza di calcolo. Il secondo aspetto notevole è che ICare Mobile non sfrutta un server remoto ma funziona tutto in locale. Terza innovazione: ICare Mobile è modulare e consente di impostare controlli con parametri molto fini. Questi fa sì che il genitore possa abilitare i controlli con molta flessibilità: per esempio, stabilire che durante gli orari di scuola è possibile chiamare solo il numero della madre e sono bloccati i videogame. Oppure che in quella fascia oraria, l'utente non può allontanarsi dalle coordinate gps corrispondenti all'edificio scolastico; se lo fa, parte un sms di avviso ai genitori. Infine, ICare Mobile ha funzioni anche non collegate al parental control: un antivirus e un antifurto (questo sfrutta il gps per rintracciare il cellulare scomparso).

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