Dalla Puglia (BTM, Bari) all’Emilia-Romagna (WMF, Bologna), fino alla Lombardia: il viaggio del Registro .it tra le fiere italiane dell’innovazione e della tecnologia si è concluso a Milano con la tappa di SMAU 2025. Due giornate (5 e 6 novembre) dedicate alle PMI e al Made in Italy digitale, con uno stand pensato per promuovere l’identità italiana online e un evento dal titolo “Il dominio .it come passaporto digitale verso l’Asia”.
L’incontro, aperto da Maurizio Martinelli, responsabile dell’Unità Sistemi e sviluppo tecnologico del Registro, è iniziato con una breve presentazione sul ruolo e sui compiti dell’anagrafe nazionale dei nomi .it, integrata con la presentazione di alcuni dati aggiornati.
Dopo l’intervento introduttivo, l’evento è entrato nel vivo con il contributo di Emanuele Vitali, co-founder di East Media ed esperto di digitalizzazione e mercati del Far East, che ha portato l’attenzione sui temi principali: il valore dell’internazionalizzazione e le modalità per accompagnare il Made in Italy oltre i confini - in particolar modo verso i mercati asiatici - attraverso una comunicazione digitale credibile, coerente e fondata su una forte identità online. Vitali ha illustrato trend, buone pratiche e strategie per crescere in Asia. Al centro dell'intervento, è stato posto il valore del dominio .it come asset di branding globale, riconoscibile e affidabile, e il ruolo che un sito multilingue e strumenti digitali mirati possono assumere come leve strategiche per l’internazionalizzazione.
Il relatore ha sottolineato l’importanza di partire dalle basi: un sito coerente e ben strutturato, capace di accogliere potenziali clienti e di rappresentare la “casa digitale” dell’impresa, indipendente da algoritmi di social o marketplace. Su queste fondamenta si costruiscono i pilastri di una strategia efficace: la presenza digitale, la visibilità attraverso SEO e social media, e infine la relazione con clienti e partner, che deve trasformarsi in un circolo virtuoso capace di generare fiducia e nuove opportunità.
Inoltre, Vitali ha posto l'accento sulla localizzazione dei contenuti, l’attenzione al naming e l’adattamento ai sistemi di pagamento e alle abitudini di consumo locali, che rappresentano passaggi determinanti per affrontare mercati complessi come quelli asiatici.
Un focus particolare è stato dedicato anche al fenomeno del social commerce, già dominante in Cina dove rappresenta oltre il 30% del fatturato online e coinvolge più del 70% degli utenti Internet attivi. Questo modello, che unisce intrattenimento e vendita attraverso influencer e dirette streaming, accorcia i tempi di acquisizione della fiducia e mostra come i mercati asiatici siano spesso anticipatori di tendenze che arriveranno anche in Europa (molto probabilmente tra una decina di anni).
Infine, Vitali ha richiamato l’attenzione sugli errori più comuni da evitare: la scarsa pianificazione, il pressapochismo digitale e la mancanza di customer care, sottolineando che l’internazionalizzazione richiede una visione di lungo termine e investimenti mirati.
Un percorso ricco di spunti e indicazioni quello di Vitali, che - nel corso dell’evento - ha trovato il suo filo conduttore in un dato evidente: accanto alle analisi e ai suggerimenti su come affrontare con efficacia i mercati globali, è stato più volte ribadito il ruolo del dominio .it quale autentico simbolo digitale d’origine per le imprese italiane, la base da cui costruire un’identità solida e riconoscibile nel mondo.